Cadono le accuse per le Rsa Chiabrera e D’Azeglio. In Piemonte la pandemia ha fatto…
Tangenti su appalti Terzo valico, assoluzione per Pietro Salini
Per i giudici, il fatto non sussiste. La sentenza di primo grado al processo celebrato a Genova. Su 27 imputati, sette condanne con pene minori
Venti assoluzioni perchè il fatto non sussiste e sette condanne, con pene lievi: si chiude così il primo grado di giudizio, al processo per presunte gare truccate, nella costruzione del Terzo Valico: il raddoppio ferroviario per l’alta velocità, fra la Liguria e Milano.
Il nome piu’ importante emerso dall’inchiesta di Genova, è quello di Pietro Salini, al vertice di Webuild (ex Salini-Impregilo), l’azienda che guida il consorzio Cociv. Assolto dalle accuse di turbativa e di corruzione. E con lui assolti anche l’ex direttore ministeriale, Ettore Incalza, l’ex presidente del Cociv Michele Longo, gli imprenditori Stefano Perotti e Duccio Astaldi.
1 anno e 3 mesi la pena comminata invece a Giandomenico Monorchio, altro nome di spicco:, figlio dell’ex ragioniere generale dello Stato Andrea, per un episodio di corruzione verso due aziende. Da 10 mesi a un anno / infine per un gruppo di 6 imprenditori, per i lavori di scavo di una galleria
Nel mirino della procura era finito il sistema con cui venivano smistati gli appalti da parte del consorzio Cociv, individuato dallo Stato per la realizzazione dell’opera (composta da 53 km di cui 37 sotterranei, valore superiore ai 6 miliardi).
Indagini iniziate nel 2016, i filmati della guardia di finanza documentavano il passaggio di denaro fra funzionari: inchiesta che aveva portato agli arresti 14 persone, per fatti contestati nei tre anni precedenti.
Nel servizio di Oscar Puntel la voce dell’avvocato Emanuele Zanalda.
Rainews 30/09/2022
Vedi anche: Articolo de Il Fatto quotidiano del 16/03/2021