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A processo una cinquantina di attivisti No Tav per gli scontri nei cantieri del Terzo valico di 5 anni fa
Il gup ha accolto la richiesta del pm e ha fissato il processo davanti al tribunale di Alessandria al 16 giugno del prossimo anno
di Silvana Mossano
Una cinquantina di attivisti No Tav a giudizio per i disordini di aprile 2014, nei cantieri allestiti dal consorzio Cociv ad Arquata e in località Pozzo Radimero. Il gup Tiziana Belgrano ha accolto la richiesta del pm Andrea Padalino e ha fissato il processo davanti al tribunale al 16 giugno del prossimo anno.
Gli imputati – difesi dagli avvocati Vittorio Gatti, Laura Tartarini, Alessandro Gorla, Emanuele Tambuscio, Raffaele Giordano, Maurizio Lamatina, Luciano Taveggia- devono rispondere di danneggiamenti al cantiere (oggi si è costituito parte civile il Cociv, rappresentato dal legale Giuseppe Zanalda) e di lesioni personali (parti civili anche un maresciallo e un appuntato dei carabinieri, che riportarono ferite negli scontri).
Prescritte alcune contravvenzioni: in particolare nei confronti di chi aveva protestato mascherando il volto con sciarpe o passamontagna.
La Stampa 22 Marzo 2019