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Albero cade in tangenziale e ferisce centauro: indagato direttore di Ativa
di Sarah Martinenghi
L’incidente due settimane fa all’altezza di Rivoli: il motociclista è ancora gravissimo in ospedale
Un grosso albero caduto, che aveva invaso quasi completamente la carreggiata sulla tangenziale Nord di Torino, all’altezza di Rivoli. Poi l’incidente che ha visto coinvolti un’auto e una moto Harley Davidson: il centauro gravissimo, era stato portato con l’elisoccorso al Cto in codice rosso. Una dinamica tutta da chiarire e responsabilità ancora da accertare, che iniziano però a essere individuate. La procura ha infatti iscritto due persone nel registro degli indagati: oltre al conducente della Ford T-max, un pensionato di 75 anni di Susa, che ha impattato con il motociclista, c’è anche il direttore generale di Ativa, Roberto Petrali (difeso dall’avvocato Giuseppe Zanalda).
Perizia sulla pianta
Due consulenze tecniche sono state affidate dalla pm Antonella Barbera a un perito di infortunistica stradale e a un esperto sulle condizioni dell’albero. Una pianta “secca e senza foglie”, che quindi potrebbe avere avuto già evidenti problemi di stabilità. Resta da chiarire la sua manutenzione e se vi siano state comunicazioni sulla salute di quella pianta, che insisteva sul terreno di un privato, tra Ativa e il proprietario del fondo.
L’appello ai testimoni
Nell’incidente avvenuto il 17 luglio, il motociclista, torinese di 54 anni, ha riportato traumi gravissimi. Ancora oggi è ricoverato in condizioni critiche, la prognosi è sempre riservata. Ancora si cercano testimoni che possano far luce su cosa è accaduto. Lancia un appello l’avvocata Paola Savio che assiste il motociclista: “Quando è avvenuto l’incidente c’erano molti veicoli in tangenziale: qualcuno potrebbe avervi assistito. Sarebbe davvero importante che chiunque sia in grado di fornire informazioni possa mettersi in contatto con il mio studio o con la Procura”.
Manutenzione nel mirino
Il perito di infortunistica stradale dovrà valutare le velocità a cui viaggiavano sia il motociclista che l’automobilista, se fosse possibile prevedere l’ostacolo ed evitarlo. Quale sia stata la concatenazione di eventi, tra la pianta caduta e le condotte dei conducenti. Ma anche “quali fossero gli oneri di manutenzione e custodia della carreggiata stradale con specifico riferimento agli ostacoli esterni, nonché gli oneri di vigilanza e di rimozione di ostacoli cagionati dalle aree verdi limitrofe alla carreggiata incombenti l’ente gestore”. Da chiarire rimane anche il tempo trascorso tra il crollo dell’albero e l’incidente: l’ostacolo era stato segnalato? Da quanto era caduto e quanto avrebbero impiegato per la sua rimozione?. Subito dopo l’incidente il presidente di Ativa, Giovanni Ossola, aveva dichiarato: “I nostri addetti eseguono un monitoraggio giornaliero di tutta la rete, controllando se ci sono problemi. Negli ultimi cinque anni, abbiamo investito circa 100 milioni di euro per garantire una sicurezza sempre maggiore sulle infrastrutture”.
La Repubblica Torino – 08/04/2021